
ASANA
“Asana”, significa: posizione. Un’asana è raggiunta, quando lo sforzo ed il dolore cessano completamente, rimane solo un senso di beatitudine, l’Infinito diventa il proprio contenuto e la sensazione di Unità con il tutto ci appartiene. Dagli Yoga Sutra: “Sthira-Sukham Asanam”, che significa: “Asana è una postura comoda e stabile”.
Secondo i testi antichi sullo yoga, la pratica delle Asana permette di: “conquistare la morte”, “distruggere la vecchiaia”, “ottenere i Siddhi o poteri”, il corpo quindi, invece di essere fonte di dolore e sofferenza, diventa un meraviglioso mezzo per la libertà da ottenere in questa vita. Attraverso le Asana, assumiamo la forma di animali, come in Kurmasana, la tartaruga o di piante, come in Padmasana, il fiore di loto, oppure di eroi leggendari, come in Marichyasana, che ricorda il saggio Marichi, oppure anche di oggetti inanimati, come in Navasana, la barca. La pratica delle Asana, ci fa sentire in comunione con tutte le creature animate ed inanimate.
Sri Rama Mohan Brahmachari, conosceva 7000 Asana, mentre il suo discepolo Sri T. Krishnamacharya, sotto la sua guida ne ha apprese 700. Ogni Asana nell’Ashtanga yoga è una preparazione per quella successiva, quindi è importante seguirne l’ordine e la sequenza.